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| L'ANGELO E L'UOMO
Sedevano nel deserto, guardandosi con curiosità. L'angelo era giovane, luminoso e bello...l'uomo vecchio, sudicio, e aveva un'aria stanca. L'angelo parlò: - Nella mia città abbiamo case di cristallo e strade luminose...I fiori hanno colori splendidi ed il cielo è puro e trasparente. -Nella mia- disse l'uomo- tutto è grigio: le case, le strade e lo stesso cielo. -Nella mia città- riprese l'angelo - tutti sono felici: c'è amore...ci sono sorrisi e grida d'allegria. -Nelle nostre case e nelle nostre strade- rispose l'uomo- spesso trasciniamo le nostre vite stanche. L’angelo disse:- Noi abbiamo imparato ad amare, a rendere le nostre anime perfette...Viviamo in una terra dove tutti i sogni si realizzano. Non abbiamo contrasti...non abbiamo bisogno di discutere...tutto è pace ed armonia. -Noi abbiamo imparato anche la diffidenza, l'odio, la tristezza ed il dolore, disse l’uomo. -Oh...la nostra è una terra bellissima disse l’angelo...non vorresti venire con me, ad abitarci? L'uomo guardò l'angelo ed un lieve sorriso illuminò per un istante il suo vecchio volto. -Angelo...certo... ora che sono stanco sarebbe bello vivere in questo tuo regno...ma quello che io ho imparato tu non potresti mai conoscerlo... -Cosa ci può essere di così prezioso, qui? -Questa è la terra dei contrasti: dell'odio e dell'amore, del dolore e della gioia, dell'ostilità e della comprensione...disse l’uomo. Ho imparato la paura e il coraggio, il pianto e l'allegria, la guerra e la pace…la diffidenza e la fiducia... -Sei stato felice? -A volte sì...bastava un attimo d'amore per illuminare la mia vita. -Ma hai anche sofferto... -Certo...ci sono stati giorni in cui i miei occhi si sono consumati nel pianto- disse l'uomo...e, al ricordo, una lacrima prese a scendere sul suo viso rugoso. L'angelo guardò sorpreso quella lacrima, la sfiorò con le dita leggere e con quella bagnò il suo viso. -Questo è il pianto? -Sì- disse l'uomo. L'angelo lo fissò negli occhi e, finalmente, scorse la sua anima: era traslucida, fatta di ombre e di luci, solcata da ferite profonde...e, in quell'attimo, ne scorse la profonda bellezza... -Regalami il tuo pianto- disse. -E' così prezioso per te?- chiese l'uomo. -Sì...è dolce e amaro...non ho mai conosciuto nulla di simile...porta con sè la comprensione e la condivisione. -Prendilo, allora- disse il vecchio. -Cosa posso darti in cambio? -Regalami la speranza e il sogno. -Sia come vuoi!- disse l'angelo...e, accostandosi all'uomo, lo avvolse nella sua luce abbagliante. L'uomo chiuse gli occhi...quando li riaprì l'altro era sparito...sorrise, si alzò e ricominciò il suo cammino...
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