Semplicemente Noi

"antivirus" ed "app" ante-litteram

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how_do_you_do
view post Posted on 1/6/2019, 20:12




Qualche sera fa, mentre stavo rovistando in casa alla ricerca di tutt'altro, mi è capitato tra le mani un dischetto color…….boh….non ho mai saputo definirlo quel colore, né saprei farlo ora…..
Un dischetto dicevo con un incavo su un lato, esattamente coincidente con il diametro dello stesso, e due linee incavate sull'altro, una a sinistra ed una a destra, ad uguale distanza dai bordi.
Guardo meglio. No..non può essere vero… Ho ritrovato per puro caso un vecchio gettone telefonico. Chissà come è finito in una vecchia cassapanca, e soprattutto chissà da quanto tempo è lì.
I tempi sono cambiati, si sa. I telefoni cellulari e gli smartphones di prima, seconda, terza (e non so sinceramente quale sia l'ultima) generazione, hanno giustamente pensionato quei parallelepipedi verticali, che la allora SIP poi TELECOM aveva piazzato nelle tante strade della nostra bella penisola, che venivano denominati "cabine telefoniche".
Scarti di un progresso sicuramente proficuo sotto il profilo finanziario per chi l'ha promosso, ma anche icone
e presìdi almeno dei principi della buona educazione, che ti costringevano, all'occorrenza, almeno ad arrestare la marcia della tua auto per telefonare.
Ora telefoni direttamente mentre guidi, mentre parcheggi, mentre fai retromarcia e ti accorgi a malapena, commentando via cellulare con gli amici la partita di calcetto della sera prima, della anziana signora che sta
per essere asfaltata dal tuo veicolo in movimento.
Evviva le cabine che furono, dunque? Ma niente affatto.
La tecnologia procede, ed è giusto così. Non sempre ci accorgiamo che procede talvolta a nostro svantaggio, ma procede.
Ma i modernissimi smartphones con i quali siamo sempre interconnessi e le scomparse cabine telefoniche hanno almeno due elementi comuni. A voi il compito di trovarne altri. Ma due li anticipo io. Gli "antivirus" e le "app".
Li esaminiamo nell'ordine.
Ricordo che mia mamma, quando ero ragazzo e mi concedevo qualche sabato sera in compagnia degli amici lontano da casa, per esempio in una delle discoteche della Romagna (eh..sì, lo so che Bologna non è lontana da Rimini in senso assoluto, ma a quei tempi secondo parecchi genitori la era), ebbene mia mamma si raccomandava di telefonare appena uscito dal locale per comunicarle che stavo bene e che stavamo partendo per il rientro. Ma non si limitava a questo. Mi riempiva la tasca di salviettine disinfettanti, con un profumo nauseabondo (scusate l'ossimoro) che rischiava addirittura di azzerare quello che noi baldi
fanciulli somministravamo ai nostri corpi ed ai nostri abiti per far colpo sulle esponenti del gentil sesso,
E si passavano, e si ripassavano queste salviettine sull'intera cornetta telefonica con una meticolosità degna di un ipocondriaco.
Chissà chi vi aveva avvicinato la bocca prima di noi. Boh.
Qualcuno degli amici, non contento, passava anche una seconda cartina disinfettante. Chissà. Forse era entrato prima uno con l'influenza ed i batteri potevano essere più feroci. Si' Si. Meglio due passate. O tre.
Ebbene, quelle salviettine sì che erano veri "antivirus". "Antivirus" ed "antibatteri". Non digitali, ma meccanici, concreti.
Ma non è finita. Queste machiavelliche cabine avevano anche le loro "app".
Una di esse veniva attivata con due minuscoli pugni sferrati sulla fiancata destra della apparecchiatura e faceva sì che la macchinetta scaricasse tutti i gettoni che gli avventori precedenti avevano inserito e che evidentemente avevano dimenticato di recuperare. Era questa la famosa app "pronto-gettone".
Una seconda, denominata "pronto-numero" veniva resa operativa addirittura con lo sguardo. Sulla sinistra, se gettavi l'occhiata, trovavi l'elenco telefonico già pronto all'uso (talvolta addirittura aperto) che qualche cretino aveva provveduto a scardinare e talvolta a strappare dall'apposito contenitore sottostante.
Addio "antivirus" ed "app" ante-litteram. Addio per sempre.
 
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