| Buongiorno. L'isola di Capraia, 2h e mezzo di traghetto da Livorno, è piccola. Vicinissima alla Corsica, è dotata di soli 800 metri di strada asfaltata, dal porto al paese, e di una altra stradina il cui accesso è riservato ai frequentatori dell'agriturismo che si trova a un kilometro dal porto, dopo aver bypassato quello che fino a pochi decenni fa era un complesso carcerario. 50 abitanti residenti d'inverno, tanti turisti nelle altre stagioni, nonostante le spiagge siano raggiungibili quasi esclusivamente via mare. Sentieri ovunque, per gli amanti del trekking, ed una chiesa. Una chiesetta. Minuscola. Semplice, ma attraente. Carina. Giù, vicino al porto, all'incrocio tra le due strade citate. E' stato proprio lì che ho letto per la prima volta questa stupenda poesia. Un quadretto in una cornice molto semplice, appeso al muro vicino al portone di accesso, in modo che nessuno possa non notarlo. La premessa è errata, in quanto viene presentata come una poesia scritta nel 1600, mentre il realtà risale agli anni 20-30 del secolo scorso, ma il contenuto è apparso subito assolutamente coinvolgente ed emotivamente suggestivo. Sono tornato a Capraia da turista 5 anni dopo. Ma non ho rinunciato a tornare nella chiesetta da solo, per rileggere quelle parole nell'assoluto silenzio. L'emozione è stata quella della prima volta. "Fa di tutto per essere felice, questo è un mondo ancora meraviglioso..." E se lo è, nonostante tutto, è anche grazie al poeta Ehrmann, il suo autore, il quale ha reso eterni questi versi che ci emozionano ancora, ed a chi, come Policenew, ce ne ricorda l'esistenza in questo forum.
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